Essere presenza mentale
Un esercizio sul respiro
Se dedichi ogni giorno dieci minuti a questo esercizio, noterai come dopo qualche settimana la tua presenza mentale si riattivi.
Mettiti in una posizione seduta che sia per te confortevole.
Assumi una posizione che ti permetta di sentirti presente e radicato con tutto ciò che ti sostiene. Scegli una postura che ti dia un senso di calma, di tranquillità. Una sensazione di essere presente a te stesso.
Puoi scegliere di stare seduto su una sedia o su una superficie solida. Sul pavimento, avendo cura di mettere dei cuscini spessi sotto il bacino in modo da sollevarti almeno 8-10 cm.
Mantieni la schiena diritta, non rigida. Le spalle ed il torace rilassato; la testa allineata con la schiena; le piante dei piedi perfettamente aderenti al suolo. Infine le mani comodamente appoggiate sulle ginocchia o in modo che il palmo della sinistra accolga dolcemente il dorso della mano destra con le punte dei pollici a contatto fra loro.
Osserva, allora, per un po’ le sensazioni di contatto presenti in tutte quelle parti del corpo che aderiscono con ciò che ti sostiene. Senti come la forza di gravità ti tiene ancorato al suolo, momento per momento.
Durante questo esercizio, come in qualsiasi esperienza di meditazione, non c’è nessun obiettivo da raggiungere. Nessuno stato che vogliamo ottenere. Semplicemente concediti di accogliere qualsiasi esperienza si presenti alla consapevolezza con accettazione, compassione e curiosità.
Quando raggiungi la consapevolezza della postura e ti senti a tuo agio, porta l’attenzione verso il respiro. Esso deve diventare ora il tuo centro, il tuo riferimento, la tua ancora. Non devi respirare in modo particolare: lascia che il respiro respiri da sé, come nel tuo primo giorno di vita.
Ascolta il tuo respiro, non importa se lento o se veloce, continuando a respirare.
In qualsiasi momento possono arrivare dei pensieri che tenderanno ad allontanarti dalla tua consapevolezza del respiro e del corpo. Nota che sta accadendo, nota che stanno passando dei pensieri. Osservali mentre passano, accoglili. Cerca però di riportare il prima possibile l’ attenzione al corpo e al respiro.
Non importa quante volte la nostra mente andrà altrove. Ogni volta ritorna nel qui ed ora con il tuo respiro.
Può essere utile notare attentamente le sensazioni che il respiro crea a livello dell’addome. Nota come esse cambiano continuamente, a seconda che inspiri o espiri.
Durante l’inspirazione l’addome si espande delicatamente e durante l’espirazione si sgonfia e si distende delicatamente.
Ascolta profondamente questo flusso vitale continuo. Il respiro può veramente diventare la tua ancora di benessere. Esso è ciò che di più reale e presente che abbiamo, in ogni momento, sempre disponibile. Non devi cercarlo. Devi semplicemente accorgerti di lui e starci insieme, in modo consapevole e gentile, diventando alleato del tuo respiro.
Prova ad espandere la tua consapevolezza in modo da considerare il tuo corpo in maniera globale. Dalla pianta dei piedi fino alla sommità del capo, prendi consapevolezza di questa sensazione di unità. Nota come il tuo respiro ora si espande ovunque nel tuo corpo. Senti come ogni parte del tuo corpo ad ogni inspirazione si carica di energia e di vita. Senti ora come tutto il tuo corpo sta respirando.