Da piccola mi piaceva osservare mia nonna, mentre preparava i suoi rimedi. Tra le tante cose in cui si
dilettava c’erano i liquori. Amava prepararli e ad ognuno di essi dava un nome, elencandone le proprietà:
corroborante, digestivo e così via.
Questo mi ha portato negli anni a dedicarmi ai rimedi naturali e nonna Giulia mi è stata di grande
ispirazione in questo.
Ciò che mi piace di più del mio lavoro è la pratica, la sperimentazione, ma anche conoscere il profumo di
ciascuna pianta, dei fiori. Ecco che mi sto dedicando ad una pianta in particolare, mi piace molto
approfondirne la storia, il territorio dove cresce, i miti e gli archetipi che simboleggia e come era impiegata in antichità.
Lo step successivo consiste nell’ annotare sui miei quaderni tutto quello che ho scoperto nelle mie ricerche.
Adoro il timo
Oggi desidero parlarvi del timo, una pianta che amo, non solo per le sue proprietà, ma anche per la storia
ed i miti che la avvolgono e ne tramandano le virtù attraverso i secoli. Venite con me e scoprirete un mare di cose curiose su questa piantina piccina, ma dal grande potere!
Qualche cenno storico
Questa pianta, che all’ apparenza non dice nulla, quando la vediamo sullo scaffale del supermercato,
veniva anticamente considerata l’arbusto più adatto a produrre il fumo sacrificale, principalmente per il
profumo che sprigionava bruciandolo (il nome sembra derivare dal verbo thymiao, ”ardo come profumo” sì, abbiamo studiato).
Timo e creature fatate
Si narra che sia la pianta preferita dalle fate e che per incontrarle si debba preparare un infuso con le
inflorescenze. Ma come in tutte le leggende, anche qui c’è una regola ferrea da rispetttare: occorre infatti fare questa operazione con cautela e soprattutto in luoghi aperti, perché portarne i fiori in casa, potrebbe
causare un’invasione di fate! Se decidete di farlo nonostante tutto, fatecelo sapere!
Ciò che è interessante sapere è che il timo è una delle piante più ricercate dalle api (Il miele di Timo è
delizioso, api buongustaie!) e proprio grazie a questo legame, la pianta è diventata nella tradizione
contadina l’emblema della Diligenza.
Diverse specie
Di Timo ne esistono diversi tipi: quelli più conosciuti sono il Thymus Vulgaris e il Thymus Serpyllum. Il primo vive in terreni aridi, presenta fusti ascendenti o eretti e fiori rosei o bianchi. Il secondo ha fiori rosei con foglioline punteggiate da piccole ghiandole, che contengono oli essenziali.
Quest’ultima, chiamata Serpyllum, ricorda il nome del serpente, poiché anticamente si diceva fosse
efficace contro il suo morso (si bollivano ramoscelli e foglie nel vino).
Uso medicinale antico
Nel rinascimento lo si impiegava, cotto nel vino, per curare gli asmatici e podagrosi (chi è affetto da gotta
del piede), ma anche contro la tenia, per guarire dagli avvelenamenti, per le irritazione della vescica e addirittura per far tornare le mestuazioni. Oppure lo si usava, polverizzato, secco, unito all’argilla come
dentifricio e disinfettante delle gengive.
Uso moderno: la mia esperienza
Controindicato per i bambini, è un olio essenziale antinfettivo, la cui azione ha uno spettro incredibile,
utilizzabile nella cura di malattie urinarie o ginecologiche. Ha la preziosa proprietà di rinforzare il sistema immunitario ed è in generale un buon tonico.
Ricettari e consigli
Condivido adesso alcune ricette a base di Thymus Vulgaris, che ho sperimentato personalmente.
Cura della cistite:
5 gocce di olio essenziale in dieci ml di olio di Calendula da applicare localmente, per contrastare
bruciori e prurito.
Infezioni delle vie respiratorie e rinforzo del sistema immunitario:
Solo per gli adulti, consiglio vivamente il massaggio plantare e, naturalmente i pediluvi.Non mi stancherò
mai di parlarvi dei benefici che possono derivare da questa pratica. Provare per credere!
Pediluvi : Un pugno di sale grosso 5 gocce di olio essenziale
Per i massaggi: reni, petto e ghiandola timo. 3 gocce di olio essenziale in un cucchiaio di olio vettore.
Un ultimo consiglio, non meno prezioso, consiste nel preparare un’ottima tisana contro le infezioni
respiratorie, mal di gola, angine, infezioni bronchiali, raffreddori virali.
La miscela che raccomando è la seguente:
30 g di timo serpillo 10 g di radice di altea qualche fogliolina di salvia, in un litro d’acqua in ebollizzione.
Lasciate in infusione dieci minuti.
Fatemi sapere se sperimentate! Un saluto al profumo di Timo
Tutte le informazioni date non sostituiscono alcuna terapia medica.
Continuate a segurci, perché a breve vi parlerò della bomba dei rimedi invernali per i bambini, ovvero il
RAVENTSARA!